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Francesco

Campana dei Caduti Maria Dolens

Hai mai pensato a quanto può essere potente il suono di una campana? Non solo per il suo volume, ma per il significato che porta con sé. Se ti trovi a Rovereto, non puoi perderti uno dei simboli più forti e toccanti della città: la Campana dei Caduti Maria Dolens. Questa campana, la più grande al mondo tra quelle che suonano a distesa, non è solo un’opera straordinaria dal punto di vista tecnico, ma racchiude una storia profonda, legata alla memoria e alla pace.

Situata sul Colle di Miravalle, a pochi minuti dal centro di Rovereto, la campana domina un paesaggio mozzafiato. Da lassù, puoi ammirare una vista spettacolare su Rovereto e la Vallagarina. Ma non è solo il panorama che ti colpirà, è il significato che questo luogo porta con sé. Sei pronto a fare un viaggio nella storia e a scoprire il perché di questo monumento così speciale?

Un Simbolo di Pace: La Storia della Campana

La storia della Campana dei Caduti è legata indissolubilmente alla Prima Guerra Mondiale. Fu ideata da don Antonio Rossaro, un sacerdote di Rovereto, con un obiettivo chiaro e nobile: onorare i caduti di tutte le guerre e invocare pace e fratellanza tra i popoli. Don Rossaro, colpito dalla devastazione della guerra, volle trasformare gli strumenti di morte in un messaggio di speranza. La campana, infatti, fu fusa utilizzando il bronzo dei cannoni delle nazioni che avevano partecipato alla Grande Guerra.

La prima fusione avvenne a Trento il 30 ottobre 1924, e la campana venne battezzata con il nome di "Maria Dolens" il 24 maggio 1925. Immagina quel momento: una campana nata dal bronzo delle armi, ora simbolo di dolore e speranza, capace di parlare al mondo intero. Venne poi inaugurata il 4 ottobre 1925 e inizialmente collocata sul Bastione Malipiero del Castello di Rovereto. Ti stai chiedendo perché una campana dedicata alla pace avrebbe dovuto rimanere in silenzio?

Purtroppo, il suono non era quello desiderato, e la campana dovette essere rifusa una prima volta a Verona il 13 giugno 1939. Ritornò a Rovereto il 26 maggio 1940, ma non era ancora finita. Un’incrinatura irreparabile la rese nuovamente silenziosa il 31 agosto 1960, e fu necessario rifonderla ancora una volta, questa volta presso le fonderie Capanni di Castelnovo Ne’ Monti (Reggio Emilia), il 1° agosto 1964. Finalmente, il 31 ottobre 1965, fu benedetta in Piazza San Pietro a Roma da Paolo VI e poco dopo, il 4 novembre, venne collocata nella sua sede definitiva: il Colle di Miravalle. È incredibile pensare a quanti cambiamenti abbia attraversato, non trovi?

Un Luogo Carico di Memoria

La posizione della campana non è stata scelta a caso. Si trova vicino all'Ossario di Castel Dante,, un luogo altamente significativo, dove riposano i resti di circa ventimila caduti della Prima Guerra Mondiale, sia italiani che austro-ungarici. Proprio su queste montagne che circondano Rovereto, correva il fronte della Grande Guerra. Da un lato gli alpini italiani, dall’altro i Kaiserschützen austroungarici. Per quattro lunghi anni, queste valli e montagne furono teatro di un’estenuante guerra di posizione, fatta di assalti, esplosioni e scontri all’arma bianca per la conquista di pochi metri di terreno. Ancora oggi, puoi trovare tracce di quel conflitto sul Monte Pasubio e sugli altipiani del Trentino, come a Folgaria, Lavarone e Luserna.

Pensaci un attimo: mentre sei lì, ascoltando i rintocchi della campana, sei nello stesso luogo in cui, poco più di un secolo fa, si combatteva per la sopravvivenza. Non ti sembra straordinario quanto la storia possa essere tangibile in un luogo come questo?

Il Suono che unisce

Il primo rintocco della rifusa Maria Dolens avvenne il 10 aprile 1966, proprio in occasione della domenica di Pasqua. Da allora, ogni giorno la campana risuona per tutta la valle, lanciando il suo messaggio di pace. Ogni sera, alle 21:30 con l’ora legale (20:30 con l’ora solare) e la domenica a mezzogiorno, 100 rintocchi si diffondono per ricordare al mondo il valore della pace e l’importanza di non dimenticare.

Se ti capita di essere in zona, prendi un momento per ascoltarla. È un’esperienza unica che ti tocca nel profondo. Non è solo un suono, ma un richiamo che parla di fratellanza e di memoria. Ti immagini come sarebbe vivere vicino a un simbolo così potente? Per molti abitanti di Rovereto, quei rintocchi sono un vero e proprio abbraccio sonoro, che li fa sentire legati a qualcosa di più grande.

Un Percorso di Pace

Oltre alla campana, il museo adiacente offre mostre fotografiche, sia permanenti che temporanee, che raccontano la storia di Maria Dolens e dei conflitti mondiali. Potrai vedere anche un breve ma suggestivo video che ripercorre le vicende della campana e il suo legame con la città e il mondo.

Ma non finisce qui. Dal piazzale della campana parte un percorso immerso nella natura, che ti porta al  Sacrario monumentale di Castel Dante. Una piacevole passeggiata nel bosco ti conduce a questo luogo di raccoglimento, dove sono conservate le spoglie di migliaia di soldati. Una visita che, ne sono certo, non ti lascerà indifferente.

Se non sei mai stato a Rovereto, la visita alla Campana dei Caduti è un'esperienza che ti consigliamo caldamente. Non è solo un monumento storico, ma un simbolo universale di pace, che continua a richiamare l'attenzione di chiunque lo ascolti. Porta con te questo ricordo, perché i rintocchi di Maria Dolens parlano anche a te, invitandoti a riflettere sull’importanza della pace e della memoria. Non è un viaggio che si dimentica facilmente, anzi, è uno di quelli che rimangono nel cuore.

Pronto a vivere questa esperienza unica?