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Francesco
Duomo di Trento, la cattedrale di San Vigilio ed il magnifico Museo Diocesano

Hai mai pensato di visitare una cattedrale che racconta storie di santi, di martiri e di imperatori? La cattedrale di San Vigilio, conosciuta anche come il Duomo di Trento, è uno di quei luoghi che trasudano storia ad ogni passo, un luogo dove passato e spiritualità si fondono in un'architettura straordinaria. Se non l’hai ancora vista, ti consiglio di farci un pensiero. Vuoi saperne di più su cosa la rende così speciale?

Cattedrale di San Vigilio

Lungo il tratto di strada che conduceva a Verona, nell’area dell’antica basilica dedicata a San Vigilio, originariamente costruita per dare sepoltura a tre missionari (Sisinio, Martirio ed Alessandro) e allo stesso santo, sorge questa costruzione, iniziata nel 1212 e ultimata nel 1321.

La decisione di sostituire la basilica con il nuovo Duomo è stata del vescovo Federico Vanga che conferì l’incarico al costruttore Adamo D’Arogno. L’abilità degli artisti succedutisi nel tempo emerge dalla capacità con cui hanno saputo fondere in un’unica costruzione parti molto diverse per epoche e stili, dal romanico tardo al gotico.

Tra gli elementi più significativi, la decorazione in affresco, sul transetto settentrionale, della leggenda di San Giuliano, con il congedo dalla madre e l’entrata in città, ed il rosone, detto “ruota della fortuna”, motivo ricorrente nell’arte medievale. Venne magistralmente realizzato alla fine del Duecento, sul transetto che guarda alla piazza.  Notevole anche il bellissimo baldacchino barocco che riprende l’idea del baldacchino della Basilica Vaticana a Roma.

La cattedrale di San Vigilio ha accolto alcuni importanti eventi, come l’incoronazione di Massimiliano d’Asburgo nel 1511, ed il Concilio di Trento, dal 1545 al 1563.
Gli scavi condotti a partire dal 1964 hanno fatto emergere i resti della precedente basilica paleocristiana.

Museo Diocesano

Se ti appassiona l'arte sacra, allora non puoi perderti una visita al Museo Diocesano Tridentino, situato nel vicino Palazzo Pretorio, la prima residenza vescovile di Trento. Questo museo custodisce un tesoro di oltre 17.000 opere d’arte che raccontano la storia del territorio trentino attraverso i secoli. Si va dall’XI al XIX secolo, e ogni opera esposta ha qualcosa da raccontare.

Il percorso museale è reso ancora più suggestivo dalla possibilità di osservare dall’alto la cattedrale stessa e di visitare l’area archeologica sottostante di Porta Veronensis, un antico passaggio che un tempo conduceva a Verona. Non ti incuriosisce scoprire le tracce di un passato così lontano, visibili ancora oggi?

Visita alle Tombe e ai resti della Basilica

Tra il 1964 e il 1977 gli scavi condotti nel sottosuolo della cattedrale di San Vigilio hanno messo in luce i resti dell’antica basilica paleocristiana di San Vigilio, eretta al di fuori della cinta urbica romana presumibilmente verso la fine del IV secolo d. C. L’edificio deve la sua prima origine alla sepoltura dei Santi Sisinio, Martirio ed Alessandro, uccisi in Val di Non dai pagani il 29 maggio 397. Pochi anni dopo, accanto ai tre martiri, fu sepolto anche Vigilio, terzo vescovo e patrono del capoluogo di regione. L’antico luogo di culto, che da principio rivestì il ruolo di basilica cimiteriale, ovvero di santuario con funzione essenzialmente commemorativa, divenne cattedrale tra il IX e il X secolo, quando nelle sue immediate vicinanze fu trasferito il palazzo vescovile.

 

Perché visitare il Duomo di Trento?

Visitare il Duomo di Trento non è solo un'esperienza di fede, ma un viaggio nella storia, nell'arte e nella cultura. La cattedrale di San Vigilio e il Museo Diocesano Tridentino sono due luoghi che ti faranno apprezzare la ricchezza di un passato che ha lasciato tracce indelebili, non solo nel territorio trentino, ma anche nella storia della Chiesa cattolica e dell'Europa intera.

Allora, sei pronto a immergerti in questo affascinante mondo? Se ami l’arte, la storia e la spiritualità, il Duomo di Trento e il suo museo sono una tappa obbligata. Ti lasceranno sicuramente un ricordo indimenticabile e una nuova consapevolezza di quanto il passato sia ancora vivo nei luoghi che visitiamo.